Esplorare da principianti il mondo del BDSM è affascinante e formativo, ma affidarsi ad un mentore capace è fondamentale. Farsi guidare da un master senza esperienza o peggio fasullo può diventare un vero e proprio incubo.
Il primo passo da compiere in una relazione BDSM di dominazione e sottomissione è imparare a riconoscere i master veri da quelli fasulli. Il compito del dominatore è quello di saper assecondare la natura effettiva dello schiavo e di utilizzare tutte le possibilità offerte dal suo ruolo e non da suoi diritti, che sono solo una parte del personaggio.
Che cosa fa un master BDSM
Nelle relazioni sadomasochistiche i ruoli sono molti e complessi, ma semplificando il master domina e comanda la schiava. La sua versione femminile è la mistress.
Il dominus, come a volte viene chiamato, ha il controllo totale sui suoi sottoposti, detti in modo generico schiavi. La funzione del personaggio del master è quella di costringere il sub a eseguire azioni o a subire torture per il solo piacere del padrone, ma è solo un aspetto superficiale.
Ci sono molte regole rigide che si basano sul consenso di entrambi i soggetti, padrone e schiava. I vincoli sono personali ma vengono stabiliti in base al principio di benessere fisico, sociale e psicologico di tutti gli interessati.
È sempre possibile utilizzare un codice attraverso cui appellarsi per rifiutarsi di eseguire un ordine o subire una tortura, se vanno al di fuori dei limiti. Vale per master e schiavo.
Per riconoscere un buon master BDSM non basta leggere una scheda frettolosa nel suo annuncio. Si deve instaurare un rapporto, destinato a maturare nel tempo con più di un incontro, sia di persona che virtuale.
Quali sono le caratteristiche del vero master
Il master non pensa mai esclusivamente a se stesso e al proprio piacere, ma in realtà è uno strumento razionale per condurre la sua schiava nella direzione che deve esplorare.
Indicatore tipico della capacità di un master è il suo approccio alle spiegazioni. Se una punizione viene inflitta senza motivo, con tutta probabilità è per cause egoistiche. Se viene giustificata nel dettaglio, è fatta per la schiava, ad esempio per correggere il suo comportamento o una sua mancanza.
La capacità di un vero master è quella di comprendere l’effettivo livello a cui uno schiava può e vuole ambire e lo sfiora senza mai raggiungerlo. Lo fa infliggendo punizioni con un’intensità che uno schiava può sopportare e utilizzare per migliorare se stesso. Un master che non sa comprendere il limite non sta facendo niente di utile.
Il vero interesse di un master BDSM è la costruzione di un legame di scambio reciproco e di proporzionalità, cioè anche se le punizioni sono molto intense, queste devono essere commisurate alle esigenze di entrambi.
Ci deve essere un rapporto equo e non unilaterale. Per quanto complicate e estreme, le punizioni devono essere sempre accettate dalla schiava, che ha a disposizione uno strumento per interromperle in ogni momento come le safeword, cioè le parole o i gesti che bloccano la sessione e impongono al master di ripristinare condizioni di sicurezza.
Per quanto in molte situazioni di gioco il sottomesso voglia immaginare di essere in pericolo o minacciato, queste devono essere sempre scene simulate, perché la schiava deve sentirsi gratificato e tutelato dall’esperienza del master, che si limita ad assecondare i suoi desideri e costruisce scene di tortura adatte.
La fiducia in una relazione BDSM è tutto, quindi non ci si può affidare a qualcuno appena conosciuto su internet, ma è necessario costruire un rapporto profondo psicologico e anche se in questo settore non è strettamente necessario, fisico.
Bisogna mettere in chiaro che lo schiava deve avere la certezza assoluta del fatto che il master non supererà mai i limiti e non perderà il controllo di sé. Il concetto di limite è dinamico e nel tempo può cambiare, ma deve essere un’operazione fatta di comune accordo e mediata sempre dal buon senso.
Come si riconosce un master falso
Ci sono soggetti che non agiscono in malafede ma non hanno ancora maturato la loro posizione. Si parla di dominazione dal basso se una schiava esperta si trova a spiegare ad un master che cosa vuole e che cosa deve accadere.
Se una persona non rispetta le regole del gioco bisogna allontanarla immediatamente e impedirle subito di mantenere controllo sulla nostra vita di schiavo e su quella reale, perché uno dei rischi è essere vittime di plagio.
Il primo campanello di allarme è quando il master pretende di comandare approfittandosi della posizione dominante. Di solito, se la schiava non obbedisce, minacciano di andarsene e questa non può essere una caratteristica di qualcuno sicuro di se.
Non sanno distinguere la violenza indiscriminata da quella rituale, che può essere un elemento per alcune situazioni, se entrambi, master e sub, sono consenzienti.
Offese reali, situazioni di tensione o inquietanti sono di strumenti dei master falsi, perché si tratta di psicologia dell’abuso. Sono strumenti per costringerli a fare cose non nei patti, che non provocano piacere, ma solo controllo subdolo.
Usano carisma e adulazione. Un vero master è distaccato e preciso nei suoi ordini, deciso e capace di cambiare maschera. Se interpreta un ruolo più emotivamente coinvolto, è soltanto per sottolineare un ordine o una scena, ma deve recuperare immediatamente tutta la sua freddezza e affidabilità.
Bisogna stare attenti quando si ha a che fare con un dominus nuovo e sconosciuto, perché prima di iniziare con i giochi più seri bisogna testare la sua capacità di rispondere alle safeword. Se già in situazioni a basso rischio non le prende in considerazione, è lento o risponde male arrabbiandosi e perdendo il controllo o la pazienza, conviene interrompere subito e allontanarsi.
In realtà il master non ha a disposizione soltanto le parole di sicurezza, ma anche la propria discrezione. Gli consente di valutare i livelli e i segnali di pericolo e di interrompere con un colpo di scena il gioco o dichiarare esplicitamente il blocco.
In alcuni casi i campanelli di allarme sono flebili e la situazione non rischia particolarmente di degenerare ma conviene fare un passo indietro alleggerendo un po’ la tensione, mentre in altri è necessario agire in maniera più rigida, bloccando la sessione e analizzando insieme le cause del problema.
I giochi BDSM possono essere affascinanti e piacevoli così come pericolosi se messi in mano a chi non sa distinguere tra una sessione e la realtà. Per quanto intensa e coinvolgente è pur sempre finzione, accurata, realistica e impegnativa ma che si può interrompere in ogni istante senza conseguenze.
Sperimentare rientra nelle regole del gioco perché nessuno conosce i propri limiti finché non li ha raggiunti, ma non si dovrebbe mai essere costretti ad affrontare un gradino più grande di quello che si desidera superare.
Ci sono dei limiti invalicabili perché nessuno deve farsi male. Quindi un buon dominus, un master reale, capisce di essere al tempo stesso regista, autore e interprete di una scena. Ha la capacità di interromperla se tutto non sta andando come da copione, altrimenti è soltanto uno psicopatico, sadico e pericoloso, da cui allontanarsi prima del peggio.